Avvertimenti grammaticali

1729

 

 

 

Autore

[Facciolati, Jacopo]

Titolo

Avvertimenti gramaticali

Stampe

Prima edizione:

1717: Avvertimenti gramaticali. Padova, Giovanni Manfrè.

 

Edizioni e ristampe:

 

1729 (quarta edizione [?]): Avvertimenti gramaticali spettanti alla Lingua toscana. Per uso del Seminario di Perugia. Perugia, appresso’l Costantini.

 

Biblioteca dell’Accademia della Crusca – Firenze

 

Edizioni  esaminate

1729: quarta edizione [?], Perugia, appresso’l Costantini.

L’opera e il suo sommario:

 

sommario. A’ leggitori (pp. 3-6); Avvertimenti gramaticali spettanti alla lingua toscana. I capiversi di lettere maggiori fanno alfabeto, gli altri sono come paragrafi della voce precedente (pp. 7-128).

 

l’opera. Questo libro dalle dimensioni estremamente ridotte ebbe un’intensa circolazione, essendo soprattutto legato all’uso scolastico, fino ai primi dell’Ottocento. La sua situazione editoriale è a tal punto intricata che nel pubblicare l’edizione in nostro possesso, priva peraltro di nome di autore, è stata tracciata una sorta di storia editoriale anteriore dell’opera (pp. 4-5). La prima edizione, firmata da Pietro Sforza Pallavicino, fu “in Roma fin dall’anno 1661, presso il Varese dal P. Francesco Rainaldi”; seguirono: un’edizione a Perugia nel 1674 (“per gli Eredi di Sebastiano Zecchini”); una a Padova, stampata da Giovanni Manfrè, nel 1717, per opera di Jacopo Facciolati; una ancora a Modena, per Bartolomeo Soliani, nel 1722. Il vocabolario venne poi stampato in appendice all’Ortografia moderna del Facciolati a Padova da Giovanni Manfrè nel 1727, “dalla quale Ortografia con lo stess’ordine d’alfabeto, e dal sopraccitato Libretto dell’edizione di Padova” sono stati “in tutto fedelmente estratti questi Avvertimenti Gramaticali, che sono del celebratissimo Sig. Cardinale Sforza Pallavicino, giusta il medesimo Sig. Facciolati nella suddetta Ortografia a chi legge, con aggiungere loro anche la declinazione de’ Verbi più difficili, cavata dal Bembo, dal Cinonio, dal Buommattei, e da altri celebri Scrittori”. Questo volume diventa, dopo i diversi passaggi editoriali, cosa ben diversa dalla trattazione grammaticale dello Sforza Pallavicino, la cui fortuna tocca l’Ottocento (se ne pubblica ancora un’edizione nel 1830 a Torino, per Giacinto Marietti), mentre riprende esattamente gli Avvertimenti allegati dal Facciolati alla sua Ortografia moderna.

   Il manualetto è più un glossario grammaticale che un vocabolario vero e proprio: i lemmi sono soprattutto verbi considerati di difficile coniugazione (“Abborrire forma per prima voce Abborro,  ed Abborrisco”; “Accendere ha per preterito indeterminato Accesi, accendesti, accese. Plur. Accendemmo, accendeste, accesero. / Accesimo, in luogo di Accendemmo è voce barbara”). Si segnala in particolare l’attenzione alle esigenze scolastiche in questo antico “tascabile”.

 

Nota bibliografica

Masini 1983: 385-87; Matarrese 1993: 36, 168; Boscaino 1994: XLIV, 65-68.