Stampe
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Prima edizione:
1612: Vocabolario
degli Accademici della Crusca, con tre indici delle voci, locuzioni, e
prouerbi latini, e greci, posti per entro l’opera. Con priuilegio del sommo
pontefice, del re cattolico, della serenissima Repubblica di Venezia, e
degli altri principi, e potentati d’Italia, e fuor d’Italia, della maestà
cesarea, del re cristianissimo, e del sereniss. Arciduca Alberto. In
Venezia, appresso Giouanni Alberti.
Biblioteca
dell’Accademia della Crusca – Firenze
Edizioni e ristampe:
1623:
(seconda edizione): Vocabolario degli Accademici della Crusca in questa
seconda impressione da’ medesimi riueduto, e ampliato, con aggiunta di
molte voci degli autori del buon secolo, e buona quantità di quelle
dell’vso. Con tre indici delle voci, locuzioni, e prouerbi latini, e gregi,
posti per entro l’opera. Con priuilegio del sommo pontefice, del re
cattolico, della serenissima Repubblica di Venezia, e degli altri principi,
e potentati d’Italia, e fuor d’Italia, della maestà cesarea, del re
cristianissimo, e del serenissimo arciduca Alberto. In Venezia,
appresso Iacopo Sarzina.
Biblioteca
dell’Accademia della Crusca – Firenze
1680 (ristampa): Vocabolario degli Accademici della
Crusca in quest’vltima edizione da’ medesimi riueduto, e ampliato, con
aggiunta di molte voci degli autori del buon secolo, e buona quantità di
quelle dell’vso. Con tre indici delle uoci, locuzioni, e prouerbi latini, e
greci, posti per entro l’opera. In Venetia, presso Jacopo Turrini.
Biblioteca
dell’Accademia della Crusca - Firenze
1686
(ristampa): Vocabolario degli Accademici della Crusca in quest’vltima
edizione da’ medesimi riueduto, e ampliato, con aggiunta di molte voci
degli autori del buon secolo, e buona quantità di quelle dell’vso. Con tre
indici delle uoci, locuzioni, e prouerbi latini e greci, posti per entro
l’opera. Consagrato all’illustrissimo, & eccellentissimo signor Gio.
Francesco Pisani …. In Venetia, per Stefano Curti.
Biblioteca
dell’Accademia della Crusca - Firenze
1691 (terza
edizione): Vocabolario degli Accademici della Crusca in questa terza
impressione nuovamente corretto, e copiosamente accresciuto, al serenissimo
Cosimo terzo granduca di Toscana lor signore. In Firenze, nella
stamperia dell’Accademia della Crusca.
Biblioteca dell’Accademia
della Crusca - Firenze
1697 (ristampa): Vocabolario degli Accademici della
Crusca in quest’vltima edizione da’ medesimi riueduto, e ampliato, con
aggiunta di molte voci degli autori del buon secolo, e buona quantità di
quelle dell’vso. Con tre indici delle voci, locuzioni, e prouerbi latini, e
greci, posti per entro l’opera. In Venetia, per Gio. Francesco
Valuasense.
Biblioteca
dell’Accademia della Crusca – Firenze
1729-38
(quarta edizione): Vocabolario degli Accademici della Crusca. In
Firenze, appresso Domenico Maria Manni.
Biblioteca
dell’Accademia della Crusca - Firenze
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L’opera e il suo sommario
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1680 – sommario. Serenissime Altezze [a Ranuccio II Farnese e al principe Odoardo suo figlio da
Iacopo Turrini] (+2r-+2v); A’ lettori (cc. +3r-+6v); Tavola de’ nomi degli
autori, o de’ libri citati in quest’opera (++1r-++1v); Tavola
dell’abbreviature per ordine d’alfabeto: Dove si dà conto delle qualità de’
libri citati, e chi sieno i padroni delle copie a penna (cc. ++2r-++8v);
Vocabolario degli Accademici della Crusca (pp. 1-940); Indice delle voci e
locuzioni latine (cc. a1r-h8r); Indice delle voci, e locuzioni greche (cc.
i1r-i6v).
1686 – sommario. Illustrissimo
et eccellentissimo signore
padrone colendissimo [a Giovanfrancesco Pisani da Francesco Tramontino]
(cc. +2r-+2v); A’ lettori (cc. +3r-+5r); Tavola de’ nomi degli autori, o
de’ libri citati in quest’opera (cc. +5v-+6v); Tavola dell’abbreviature,
per ordine d’alfabetto: dove si dà conto delle qualità de’ libri citati, e
chi sieno i padroni delle copie a penna (cc. ++1r-++6r); Autori latini, e
greci adoperati da noi, per difetto di scrittori del miglior secolo, ò per
mostrar conformità, ò aggiugner chiarezza (c. ++6v); Vocabolario degli
Accademici della Crusca (pp. 1-1024); Indice delle voci e locuzioni latine
(con numerazione nuova: pp. 1-104); Indice delle voci e locuzioni greche
(cc. k1r-k4v); Indice de’ proverbi latini, e greci (cc. l1r-l3v).
1697 – sommario. A’
lettori (cc.+3r-+5r); Tavola de’ nomi degli autori o de’ libri citati in
quest’opera (cc. +5v-+6v); Tavola dell’abbreviature, per ordine
d’alfabetto: dove si dà conto delle qualità de’ libri citati, e chi sieno i
padroni delle copie a penna (cc. ++1r-++6r); Autori latini, e greci
adoperati da noi, per difetto di scrittori del miglior secolo, ò per
mostrar conformità, ò aggiunger chiarezza (c. ++6v); Vocabolario degli
Accademici della Crusca (pp. 1-1024); Indice delle voci e locuzioni latine
(con numerazione nuova: pp. 1-104); Indice delle voci e locuzioni greche
(pp. 105-12); Indice de’ proverbi latini e greci (pp. 113-18).
l’opera. La storia ufficiale del
Vocabolario della Crusca,
soprattutto per le prime tre edizioni, mostra i segni spesso di
un’apparente sfortuna editoriale con la stampa di uno scarso numero di
copie o la presenza di pochi testimoni nelle biblioteche. Ma esiste anche
una storia di ristampe, come quelle in questa sede documentate, di
compendi, giunte e rielaborazioni del vocabolario in edizioni non
ufficiali, che si moltiplicheranno poi dal Settecento. Benché le notizie
sulle reazioni dei cruscanti siano scarse, si comprende come l’ “Accademia
vide sempre ostilmente il pullulare di ristampe e compendi: potevano
compromettere la sua autorità in fatto di lingua ed alterare l’autenticità
del suo Vocabolario” (Sessa 1991: 25). Nei fatti le ristampe consentirono
la diffusione della fama del vocabolario e non tradirono lo spirito
dell’opera ufficiale, cogliendone anzi da subito la sua potenziale
duttilità a vocabolario dell’uso.
Le tre ristampe qui documentate sono le
uniche rifatte sulla seconda edizione e furono edite alla macchia a
Venezia; in tutte e tre si legge che il vocabolario ufficiale è stato
modificato e ampliato “da’ medesimi” accademici della Crusca, mentre i
redattori che realmente organizzarono queste ristampe restano anonimi. Le
varianti, pur presenti, saranno perlopiù da ascrivere a incuria o a sviste
dell’editore o del tipografo, che difficilmente si può credere fosse
intenzionato a imporre un suo modello di lingua quanto piuttosto a
sfruttare indebitamente il nome dell’Accademia della Crusca.
In tutte e tre le edizioni sono
invertite la tavola degli autori e testi citati e la tavola delle
abbreviature, rispetto alla seconda edizione ufficiale. Solo nel 1680 manca
l’indice dei proverbi latini e greci e in tutte e tre le ristampe manca
anche l’errata corrige finale. Si può segnalare a margine che la copia più
trascurata tipograficamente e sovrabbondante di refusi sembra quella del
1697, quasi in una perdita del controllo proporzionale alla distanza
cronologica dall’originale. Si è comunque di fronte a casi, comuni
all’epoca, di sfruttamento commerciale in un settore in cui era difficile
difendere i propri diritti d’autore; ben altra cosa sono le riscritture del
vocabolario da parte del Politi o,
nell’Ottocento, l’edizione del Cesari, per esempio, che testimoniano scelte
personali circa il modello linguistico da registrare.
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