Diario a4 (1728-1764)

è un codice, con legatura antica in pergamena, che misura cm 27 x 19,4. Lo stato di conservazione è ottimo e il manoscritto consta di 303 cc., con numerazione antica, divise in due sezioni: I, cc. 2-4, I-XXXI, 2-300 per gli anni 1728-1747; II, cc. 1-200, per il periodo 1747-1764 (alcune carte non sono numerate, altre sono bianche, c.172 doppia); le mani sono di Rosso Antonio Martini, Lionardo del Riccio e Vincenzio Alamanni. 7 carte in principio, non numerate, sono state aggiunte alla fine del Settecento; sulla seconda carta, a penna, di mano ignota, segnatura e titolo: «IV. Alamanni [Andrea] Diario dell’Accademia della Crusca &c. Cod. 26» e il timbro del frullone accademico; a c. 8 titolo antico a penna: «Diario dell’Accademia della Crusca dello Schermito»; nelle pp. I-XXXI sta una prefazione autografa di Andrea Alamanni al proprio Diario, datata 20 dicembre 1747; la registrazione delle sedute accademiche riprende con un verbale in data 6 luglio 1730 e termina a p. 298 con un verbale in data 9 settembre 1747; sempre di mano dell’Alamanni, alle pp. 299-300, si trova un’«Aggiunta» con la registrazione delle opere pubblicate da alcuni accademici. A c. 198 c’è un secondo frontespizio che legge: «Diario dell’Accademia della Crusca. Cominciato dallo Schermito e continuato dal Ripurgato, e dopo la morte di questo dal Divagato»; le pp. 1-60 contengono verbali (1747-1752) di mano di Andrea Alamanni, le pp. 61-150 presentano verbali autografi (1754-1761) di Rosso Antonio Martini; le pp. 151-171 riproducono verbali (1761-1764) di Lionardo del Riccio; alle pp. 176-179 sempre di mano di del Riccio una «Nota di opere date in luce da diversi accademici» negli anni 1750-1763.