L’opera e il suo sommario
|
sommario. Al molto magnifico et
clarissimo signor Oratio Michaeli padron mio osservandissimo (cc. *2r-*3v);
Il stampatore a i lettori; Al magnifico signor Pietro Canale, Dottore, in
sul suo vocabulario francese italiano [tre sonetti di Giovanni Diodati];
Dittionario italiano francese (cc. A1r-Rr6r).
l’opera. Il Canal propone con
questo vocabolario un rifacimento dell’unico precedente bilingue
italiano-francese, compilato da Jean Antoine Fenice (1584), ma realizza un
tale numero di aggiunte e cambiamenti da rendere la sua opera del tutto
autonoma. L’edizione che in questa sede si presenta è, come dice lo stesso
stampatore, “molto più corretta, & più arricchita di voci, & di sententie, d’una terza parte di quello che era la stampata prima [...]. Et
queste aggiunte sono state cavate con grandissima fattica, & diligenza del
autore, da i migliori scrittori, ciò è dal Petrarcha, dal Dante, dal
Boccaccio, & da molti altri famosissimi scrittori”. Si possono anche
riscontrare riprese da altre opere lessicografiche, soprattutto dalle Ricchezze dell’Alunno e dal Dittionario volgare & latino del Venuti.
La
lemmatizzazione (solo dall’italiano al francese) di questo vocabolario
avviene con una forte spinta, si direbbe, della fonetica sull’ordine
alfabetico (si osservi la sequenza di lemmi: “appoggio”, “apponere”,
“apoplessia”, “apporre”, “apportare”, “apportare consolatione ad alcuno”,
“aposta”). I participi passati, i superlativi e i derivati sono, come
sempre nei bilingui e non solo, segnati come lemmi autonomi (ad esempio
“aveduto”, “avedutissimo” e “avedimento”), ma sintagmi, locuzioni e frasi
sono registrate a lemma spesso, con criteri moderni, secondo la parola
chiave (dopo “Bagno”, “Pertinente a bagno”, “Luogo da bagni”, “Bagno
picciolo”, “Havea fatto fare un bagno”, “Deliberò di entrar nel bagno”,
“Questo bagno è vicino all’uscio”, “Andare a i bagni”). Il lemmario offerto
dal Canal è certamente più ricco di quello dei coevi vocabolari bilingui e
ispirò, pertanto, anche i lessicografi tedeschi, primo fra tutti Levinus Hulsius. Ebbe un notevole successo
(“io son stato di novo sforzato da detti miei amici et dal Stampatore, perché
non se ne trovavano più, a voler fare ristampare l’istesso dittionario”, c.
*3v) e nelle edizioni successive venne curato dal Canal e da Filippo Venuti, probabilmente discendente
dell’omonimo autore del dizionario italiano-latino (1561).
Si ricorda che il vocabolario
italiano-francese (conservato presso l’Accademia della Crusca), edito nel 1644 e il cui autore va
anch’egli sotto il nome di Filippo Venuti,
coincide con l’edizione del Canal del 1603 in tutto il sommario, perfino
nel frontespizio e nel taglio delle pagine: dato il divario cronologico, si
può pensare a un’operazione editoriale di riproposta commerciale, con poche
variazioni, di copie vecchie da parte degli stampatori, che sono per
entrambe le pubblicazioni della famiglia Chouet.
|