Dittionario italiano & francese. Dictionnaire italien & françois

1678

 

 

 

Autore

Duez, Nathanael

Titolo

Dittionario italiano & francese. Dictionnaire italien & françois

Stampe

Prima edizione:

1659-60: Dittionario italiano et francese. Dictionaire italien et françois. Bien curieusement reueu, et augmente par Nathanel Duez. A Leide, chez Jean Elsevier.

 

Biblioteca Nazionale Centrale – Firenze

 

Edizioni e ristampe:

 

1678 (quinta edizione [?]): Dittionario italiano & francese. Dictionnaire italien & françois. Bien curieusement revue, corrige, & augmente. Par Nathanale Duez... premiere partie, contenant les mots italiens expliques en francois [-seconde partie...]. A Geneve, chez Samuel De Tournes.

 

Biblioteca dell’Accademia della Crusca - Firenze

 

Edizioni  esaminate

1678: quinta edizione [?], a Geneve, Chez Samuel De Tournes.

L’opera e il suo sommario

 

sommario. Al molto illustre et molto magnifico signore, il signore Laurenzo di Geer (cc. *2r-*6r); Al lettore (cc. *6v-*8v); Dictionnaire italien et françois (pp. 1-970); Seconde partie du Dictionnaire italien & françois (con numerazione nuova: pp. 3-605).

 

l’opera. Il vocabolario, edito per la prima volta nel 1659-60, fu ristampato nel 1660 a Leida, poi nel 1662 a Venezia e 1671 a Lione in edizioni identiche (Van Passen 1981: 53).

   Nell’opera si segnalano con una stelletta le voci “invecchiate ò disusate, le quali non si usano più, overo voci troppo Latine, ò termini di alcun dialetto, che non è buon Francese nè buon Italiano: et però cosi fatte parole non sono da usare”; sono però registrate “per potere intendere alcuni buoni autori antichi, ne’ quali si trovano spesso come Giovanni Villani, Crescentio, Dante, Petrarca, Aretino, Guicciardino, Machiavello, et altri” (c. *8r).

    Il lemmario riprende quello del dizionario dell’Oudin (“Maccheria”, “Madrile”, “Tartana”), ma elimina le voci che erano state indicate come gergali (“Maglia”, “Maggino”, “Magliana”, “Tappe”, “Tartire”, “Tascosa”). Non mancano neppure riferimenti al Canal (“Tardetto, un peu tardif”), anche con modifiche. Pur non dichiarando esplicitamente le sue fonti, il Duez riconosce all’Oudin e alla Crusca gli alti meriti dei loro lavori.

 

Nota bibliografica

Prati 1951: 1077 (s. “Duez”); Van Passen 1981: 52-53; Mormile 1993: 38-40.