Dittionario volgare, & latino

1561 1562

 

 

 

Autore

Venuti, Filippo

Titolo

Dittionario volgare, & latino

Stampe

Prima edizione:

1561: Dittionario volgare, & latino: nel quale si contiene, come i vocaboli italiani si possano dire, & esprimere latinamente. Per m. Filippo Venuti da Cortona, nuouamente raccolto, & mandato in luce. In Venetia, per Gio. Andrea Valuassori detto Guadagnino.

 

Biblioteca dell’Accademia della Crusca – Firenze

 

Edizioni e ristampe:

 

1562 (seconda edizione): Dittionario volgare, & latino nel quale si contiene, come i vocaboli italiani si possano dire, & esprimere latinamente. Per m. Filippo Venuti da Cortona, nuouamente raccolto, & mandato in luce. In Venetia, per Gio. Andrea Valuassori detto Guadagnino.

 

Biblioteca dell’Accademia della Crusca – Firenze

 

1567: Dittionario volgare et latino: nel quale si contiene, come i uocaboli italiani si possano dire et esprimere latinamente. Per M. Filippo Venuti da Cortona, nuouamente raccolto, et mandato in luce. In Venetia, per Gio. Andrea Valuassori detto Guadagnino.

 

1568: Dittionario generale volgare et latino: nelquale si mostra in che modo tutt’i uocaboli italiani si possano dire nella lingua latina: … Per M. Filippo Venuti da Cortona. In Venetia, per Gio. Andrea Valuassori detto Guadagnino.

 

1569: Dittionario volgare et latino … per M. Filippo Venuti da Cortona et nuouamente dal medesimo riueduto & ampliato. In Venetia, per Gio. Andrea Valuassori.

 

1574: Dittionario volgare, e latino. Nel quale si contiene, come i vocaboli italiani si possono dire, & esprimere latinamente. Per m. Filippo Venuti da Cortona. Con vn dittionario delle voci latine simile a quello del Calepino, co’numeri, per ritrouar nel volgare la loro significatione. Aggiunto dal medesimo in questa noua impressione. In Venetia, presso li Valuassori.

 

1582: Dittionario volgare et latino nel quale si contiene come i vocaboli italiani si possono dire et esprimere latinamente per M. Filippo Venuti da Cortona con un dittionario delle voce [!] latine similie à quello del Calepino, co’ numeri, per ritrouar nel volgare la loro significatione aggiunto dal medesimo in questa nuova impressione. In Venetia, appresso gli heredi di Luigi Valuassori et Gio. Domenico Micheli.

 

1585: Dittionario volgare, et latino … con un dittionario delle voci latine  … Et di più con una scelta delle voci più communi tra la greca, e latina lingua … Aggiunta in questa nova impressione. In Pavia, appresso Girolamo Bartoli.

 

1588: Dittionario volgare et latino per m. Filippo Venuti. Venetiis.

 

1596: Dittionario volgare et latino, nel quale si contiene come i vocaboli italiani si possono dire et esprimere latinamente ... con un dittionario delle voce latine simile a quello del Calepino … corretto … et accresciuto …. Venetia, G. A. Bertano.

 

1596: Dittionario volgare & latino, nel quale si contiene come i vocaboli italiani si possono dire, et esprimere latinamente. Per M. Filippo Venuti da Cortona …. In Pauia, per gli her. di Girolamo Bartoli.

 

1597: Dittionario volgare et latino nel quale si contiene come i vocaboli italiani si possono dire et esprimere latinamente per M. Filippo Venuti da Cortona con un dittionario delle voce [!] latine similie à quello del Calepino co’ numeri per ritrouar nel volgare la loro significatione aggiunto dal medesimo in questa nuova impressione corretto con diligenza et accresciuto di nuouo di molte voci che non erano nell’altre impressioni …. In Venetia, appresso Gio. Antonio Bertano.

Edizioni  esaminate

1561: prima edizione, in Venetia, per Gio. Andrea Valuassori detto Guadagnino;

1562: seconda edizione, in Venetia, per Gio. Andrea Valuassori detto Guadagnino.

L’opera e il suo sommario

I edizione - sommario. Dittionario volgare e latino, per M. Filippo Venuti, da Cortona (cc. A2r-d4r).

 

l’opera. La prima edizione del Dittionario sembra essere quella del 1561, nonostante alcune confusioni degli studiosi (in particolare Olivieri 1942) e la fuorviante dichiarazione del frontespizio in cui “Nuovamente raccolto” sarà da intendersi piuttosto come “recentemente”. Il piccolo lemmario italiano-latino costruito dal Venuti diventerà un modello di riferimento per la successiva tradizione lessicografica bilingue (si possono citare in tal senso almeno gli autori più rappresentativi delle maggiori lingue europee: Las Casas, Canal, Florio e Hulsius), e a sua volta risente dell’influenza del Calepino fino ad apparire in alcuni casi come un calco ribaltato delle edizioni con lemmi latini ed equivalenti italiani.

   La forte dipendenza dal modello latino spiega la presenza di sintagmi tra i lemmi - naturalmente a quest’altezza cronologica inseriti secondo la prima parola che li compone, pur se solo particella grammaticale - che servono a tradurre specifici termini latini (“A suo dispetto.] Invitus ta tum”; “Assimigliarsi alla madre.] Matresco scis”). L’ordinamento delle forme sembrerebbe dipendere in alcuni casi dal modello latino (“Abete, alboro.] Abies tis” seguito da “Lavorio d’abete.] Abiegnus gna gnum”) e tuttavia andrà anche considerata la tendenza del Venuti ad organizzare sotto uno stesso lemma famiglie di parole e di sintagmi, trattati come sottolemmi. Per tale uso si consideri anche il seguente caso dove, dopo il lemma “Abbrusciare”, con tutti i riferimenti latini, sono registrati con rientranza “Abbrusciare fortemente”, “Mezzo abbrusciato”, “Abbrusciamento”. Il peso del latino si avverte, di nuovo, nelle definizioni, in cui si italianizzano forme dell’altra lingua (“Elicere, cioè cavar fuori.] Elicio cis”), o dove si accolgono sinonimi italiani per rendere tutte le sfumature del temine latino (“Effigie, cioè forma, imagine.] Effigies ei. Simulacrum cri”).

   Affine al lavoro del Minerbi, pur nella sua stringatezza, il Dittionario appartiene ai cosiddetti semi-bilingui proprio per la tendenza a costruire il lemmario italiano soprattutto ai fini della traduzione dei termini latini.

 

II edizionesommario. [Non si registrano differenze rispetto all’edizione precedente.]

 

l’opera. L’edizione del 1562 è del tutto identica alla precedente.

 

Nota bibliografica

Olivieri 1942: 151-54; Tancke 1984: 49-65; Marello 1989: 11-18, 31.