Copia delle parole

1562

Dittionario di tutte le voci italiane

1565

 

 

 

Autore

Marinelli, Giovanni

Titolo

Dittionario di tutte le voci italiane

Stampe

Prima edizione:

1565: Dictionarium ... Addimenta Pauli Manutii ... His adiunximus dictionum innumerabiles significatus Italico sermone conscriptos: deinde Dictionarium Italicum copiosissimus ... [Vol. 2:] Dittionario di tutte le voci italiane ... tratto da proprij scritti di m. Giouanni Marinello, & aggiunto nuouamente al Calepino. In Venetia, appresso Nicolo Beuilacqua.

 

Biblioteca dell’Accademia della Crusca - Firenze                      

 

Edizioni e ristampe:

 

1568: Dictionarium ... Addimenta Pauli Manutii. [Contiene anche:] Dittionario di tutte le voci italiane ... tratto da’ proprij scritti di Giouanni Marinello ... In Venetia, appresso Nicolo Beuilacqua.

 

Edizioni  esaminate

1565: prima edizione, in Venetia, appresso Nicolo Beuilacqua.

L’opera e il suo sommario

 

Sommario. Dictionarium Ambrosii Calepini (cc. 3r-214v); Paulus Manutius Aldi filius bonarum literarum studiosis: addimenta in Calepino (cc. 215r-240v). Ai lettori (con numerazione nuova: cc. 2r-2v); Dittionario di tutte le voci italiane, usate da migliori scrittori antichi, et moderni, tratto da proprij scritti di M. Giovanni Marinello (cc. 3r-50v).

 

L’opera. Aggiunto in appendice a una delle numerose edizioni del Calepino pubblicate tra Cinque e Seicento, questo vocabolario italiano-latino segnala sin dalla lettera ai lettori il legame dell’autore con l’altra sua più nota e vasta opera lessicografica La copia delle parole. Vi si legge, infatti: “Questo libro contiene in se le voci, che da Dante fino alla nostra età da migliori scrittori sono state ritrovate: le quali voci sono con altre dichiarate, prese nondimeno da detti scrittori: in guisa che gran copia di parole [nostro il corsivo] ne appare” (c. 2r). La tendenza all’autocitazione del Marinello è del resto confermata in apertura del lemmario dalla dichiarazione: “Tratto da proprij scritti” (c. 3r). Il canone d’autorità è comunque quello letterario di scrittori anche moderni, sebbene non siano date indicazioni specifiche sui nomi e le opere spogliate e manchino citazioni. I lemmi procedono, come nell’altro vocabolario del Marinello, per catene sinonimiche e suggestioni retoriche (con risultato talora poco ordinato), per esempio dopo la voce “Accadere” si lemmatizza: “Non accade” e si aggiunge: “non bisogna, non sie al presente nostra cura, non vi haver luogo, esser di soverchio sono d’una sola significatione: & lat. non refert”.

   Spesso si danno anche voci ed espressioni sinonimiche che servano a rendere tutte le sfumature del corrispondente latino, su cui si costruisce idealmente il lemmario. Sono molte anche le liste definitorie con i diversi termini latini equivalenti (“adunare, & radunare, sono il medesimo: vagliono metter insieme, racogliere, unire & altre. lat si dice aduno, coaduno, copior, conglobo, congrego, congero, recolligo, redigo in unum, unio”). Pur dichiarando in apertura una finalità didattica, l’autore non trascura l’aspetto retorico della lingua - offrendo con la sinonimia possibilità di variatio - e la valorizzazione del modello letterario (a lemma anche dantismi come “immiarsi”).

   Questo dizionario ha un valore autonomo e peculiare rispetto alla coeva produzione bilingue di italiano-latino, al pari del Prontuario di O. Toscanella: le parole registrate a lemma (quali “arringo” e “ancilla”) mancano infatti talora nei più noti vocabolari della cosiddetta linea Venuti - Bevilacqua.

 

Nota bibliografica

Zeno - Fontanini 1753: 69-70; Tancke 1984: 49-65, 236, 239.