Dittionario volgare et latino

1568

 

 

 

Dalle scarse notizie biografiche, che si desumono soprattutto dalle sue opere, si evince che era di famiglia fiorentina, nato, secondo alcuni, a Toscanella in provincia di Bologna nel 1520 (Gallina 1959), secondo altri a Viterbo. Profondo conoscitore delle discipline umanistiche come testimoniano le sue  numerose opere, insegnò a Castelbaldo, a Lendinara, ma trascorse gran parte della sua vita a Venezia, dove si mantenne grazie alla sua attività di scrittore collaborando coll’editore Giolito. I suoi compendi, i commenti e le traduzioni di autori classici (in particolare Cicerone, ma anche Virgilio, Quintiliano, Catullo, Antonio Sofista), i trattati di grammatica e di retorica, documentano la volontà di divulgare fra un pubblico più eterogeneo idee e nozioni della tradizione classica e contemporanea. Fra le sue opere ricordiamo ad esempio i Motti, facezie, burle, et altre piacevolezze (Venezia 1561); i Precetti necessarii et altre cose utilissime parte ridotte in capi, parte in alberi (ivi 1562), il Prontuario di voci volgari et latine (ivi 1565); i Precetti necessarii overo miscellanea sopra diverse cose pertinenti alla grammatica, retorica, topica (ivi 1567), l’Arte metrica facilissima tirata in lingua regolata italiana (ivi 1567); il Dittionario volgare et latino (ivi 1568); l’Armonia di tutti i principali retori et migliori scrittori de gli antichi (ivi 1569).

Bibliografia: Negri 1722: 437; Degli Agostini 1752-54: II, 393-94; Fontanini-Zeno 1803-04: I, 54; 87-88; Gallina 1959: 153-59; LIE Autori 1982-91: II, 1741; Artese 1983: V, 61-95; Bolzoni 1983: I, 155-65; 404; Di Filippo Bareggi 1988: ad indicem