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Nato a Castiglione Aretino da famiglia poverissima, riuscì a studiare grazie all’aiuto economico di un generoso protettore, forse lo stesso duca Cosimo I. Nel 1556, anno di pubblicazione delle sue prime opere (La Vita di Virgilio e la traduzione del quarto libro dell’Eneide), si stabilì a Firenze dove conobbe il letterato piacentino Lodovico Domenichi, che sarà poi il suo tramite con il famoso editore veneziano Gabriele Giolito per il quale il Porcacchi, trasferitosi ormai stabilmente a Venezia (1559), curò le edizioni delle opere di Boccaccio, Guicciardini, Sannazaro, Bembo ed altri e una collana di storici greci e latini. Accademico degli Occulti di Brescia, fu autore di opere erudite e genealogiche, fra cui ricordiamo i Funerali antichi di diversi popoli e nazioni (Venezia 1574) e la La nobiltà della città di Como (ivi 1569). Del 1584 è la pubblicazione del Vocabolario nuovo, edito insieme alla Fabrica dell’Alunno. Bibliografia: Niceron 1729-45: XXXIV, 263-70; Tiraboschi 1787-94: VII, 886-87; Inghirami 1841-43: III, 138-39; DELI 1966-70: IV, 432; LIE Autori 1982-91: II, 1436; Di Filippo Bareggi 1988: ad indicem |