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Erudito francese nato ad Angers, fu avviato dal padre, avvocato del re, agli studi di legge. Dopo aver esercitato l’avvocatura nella città natale e Parigi, preferì all’eloquenza e ai tribunali la carriera ecclesiastica, acquistando rapidamente una fama internazionale e perfezionando i suoi studi letterari (fu perfetto conoscitore dello spagnolo e dell’italiano). Intimo dei potenti (fu favorito del Mazzarino) e dei maggiori letterati del tempo e frequentatore dei circoli letterari più in voga, fu poeta (Miscellanea [1652]; Poemata [1656]; Poésies composées en l’honneur du Cardinal Mazarin [1666]) e valente filologo, come dimostrano le Origines de la langue françoise (1650) e le Observations sur la langue françoise (1673-76), uno dei primi studi sulla storia, la grammatica e l’uso della lingua francese contemporanea. Accademico cruscante dal 1654, entrò in polemica con l’Accademia della Crusca a causa della compilazione de Le origini della lingua italiana, il cui materiale raccolto avrebbe dovuto confluire nell’Etimologico toscano diretto da Carlo Roberto Dati. Nonostante le insistenze dei cruscanti perché Ménage rinunciasse alla pubblicazione, l’opera fu data alle stampe nel 1669 dedicata, tuttavia, all’Accademia. Bibliografia: Quadrio 1739-52: ad indicem; DBU 1840-49: III, 1078; Biographie universelle 1854-65: XXVII, 601-15; Nouvelle biographie 1855-66: XXXIV 887-98; Jal 1872: 855-56; Zehnder 1939a: I, 40-43; Zehnder 1939b; Borda 1989: XIII, 378; Parodi 1983a: 101-02; Ménage 1993: 17-62. |