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Scarsi e poco attendibili sono i dati biografici relativi a questo ispanista e grammatico attivo nella prima metà del XVII secolo. Dopo aver abitato per un certo periodo a Firenze, si trasferì a Siena dove fu docente di italiano e spagnolo presso l’università. Strumento fondamentale per l’apprendimento dello spagnolo e più volte ristampato fino all’inizio del XIX secolo, è il suo Vocabolario italiano e spagnolo (Roma 1620), opera di rilievo per la ricchezza dei vocaboli registrati e l’accuratezza delle definizioni. Compose inoltre una fortunata Grammatica spagnuola ed italiana (Venezia 1624), più volte ristampata e alcune opere in latino che riguardano le strutture grammaticali della lingua italiana: De particulis Italicae orationis […] (Firenze 1637), Fax linguae Italicae (ivi 1638); Compendium facis linguae Italicae (1667). Del Franciosini ricordiamo inoltre l’importante traduzione L’ingegnoso cittadino Don Chisciotte della Mancia (Venezia 1622), le Rodamontate o bravate spagnole (ivi 1627) e i Dialoghi piacevoli (ivi 1626). Bibliografia: Negri 1722:367; Inghirami 1841-43: XIII, 89; Croce 1895: 28-32; Gallina 1959: 263-78; Fortsetzung 1961: II, 1197-98; Del Bravo 1998: L, 155-57 |