Cosmografo, matematico e teologo, fu generale (1604-09) e vicario (1624-25) dell'ordine dei Servi di Maria. Dal 1579 gli fu affidata la cattedra, che tenne per 48 anni, di matematica e astronomia presso l'università di Pavia. Morì a Milano nel 1626, ma fu seppellito a Pavia. È celebre per i suoi lavori geografici e storici: le sue opere più note sono il poderoso Lexicon geographicum (Pavia 1605), opera in seguito interamente rielaborata dall'autore e pubblicata postuma a Milano nel 1627; la Nova topographia in martyrologium romanum (Venezia 1609); il Catalogus sanctorum Italiae (Milano 1613); l'Historico-poeticus nomenclator omnium orbis regnorum, provinciarum, urbium […] (Ticino 1628); il Novum lexicon geographicum (1677). Non meno importante è il contributo del Ferrari alla lessicografia con il Vocabulario volgare et latino, corrispondente alla parte italiano-latina di una nuova edizione della famosa opera del Calepino pubblicata a Venezia nel 1625 col titolo Dictionarium septem linguarum.

Bibliografia: Tiraboschi 1787-94: VIII, 128; 363; DBU 1840-49: II, 733; Biographie universelle 1854-65: XIII, 613; Nouvelle biographie 1855-66: XVII, 509-10; Vicentini 1926; Rossi 1933: 112-13; 116-17; 102; 105; Rossi 1956: ad indicem; in part. 556-57; Jöcher 1960-61: II, 575; Faithfull 1962: XX, 228-29; Branchesi 1971-73: III, 89-97