Le ricchezze della lingua volgare

1543 1551 1557

La fabrica del mondo

1562 1584 1593

 

 

Nome umanistico del letterato ferrarese Francesco Del Bailo. Dopo aver compiuto i primi studi nella città natale, si trasferì a Udine dove probabilmente completò la sua formazione e in seguito insegnò al Ginnasio come maestro di artitmetica, abachista e calligrafo. Dal 1532 lo troviamo a Venezia al servizio della Cancelleria del Consiglio dei Dieci come maestro di calligrafia. La vivace industria editoriale veneziana gli offrì l’ambiente ideale per esercitare la professione di incisore e calligrafo (e per questa sua eccezionale abilità fu molto celebrato dai contemporanei), oltre che per pubblicare le sue opere lessicografiche. Nel 1539 dette infatti alle stampe le Osservazioni sopra il Petrarca, seguite nel 1543 da Le ricchezze della lingua volgare sopra il Boccaccio. Ma la summa delle fatiche dell’Alunno è rappresentata da La fabrica del mondo (1548), opera destinata a incontrare una grande fortuna e più volte ristampata. Il successo editoriale, l’attività di calligrafo, di incisore e di maestro, avvicinano l’Alunno alla figura di intellettuale professionista tipico del Cinquecento.

Bibliografia: Olivieri 1942: VI, 127-31; Gallina 1959: 43-46; Mardesteig 1970: 425-52; LIE Autori 1982-91: I, 67; Piscini 1988: XXXVI, 295-97; Di Filippo Bareggi 1988: ad indicem; Della Valle 1993-94: 35-37