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Salvini , Anton Maria Diario a3
[Pronto] , ammesso in Crusca nel 167.?
Riferimenti: I 10 [1696], 11, 12, 13 eletto deputato per la continuazione degli studi del Vocabolario, 27, 28 nominato censore, 29, 30, 32, 34 allo stravizzo del 15 settembre 1697 recita vari componimenti, tra i quali una canzone "in lode de' buccheri", 39, 40, 41 legge alcune sue osservazioni "sopra il Burchiello", 42 idem, 43, 44 legge due suoi sonetti, 45, 47, 49 [29 agosto 1698] "e perché erano passati molti anni che egli era stato messo nel numero degli Accademici, lesse una sua Apologia per non averne fin'ora fatto il ringraziam[en]to", 51, 54, 59 recita due sonetti, 60, 61, 63, 68, 71, 74 discorre "se si debba dar fede a' sogni", 78 recita le lodi di S. Zanobi, 79 sua lezione sui filosofi antichi, 80, 81, 82 legge alcuni brani dell'"Iliade" di Omero da lui tradotti, 83 sua lezione sopra Apollo, 84 sua traduzione dal greco di un'egloga di Teocrito, 86 sue osservazioni intorno ai "tremuoti", 87, 88, 95, 111 legge intorno all''utilità delle vacanze", 113 discorre "se più debba la lingua nostra ai tre suoi primi maestri, oppure al Bembo, che ne diede regole", 115 legge un suo discorso su una canzone del Petrarca, 117 nominato censore, 121 recita una cicalata allo stravizzo del 16 settembre 1703, 123, 124, 125, 126, 128 legge un poemetto da lui volgarizzato dal greco, 129, 133, 141 legge alcune sue riflessioni "fatte già dal Tassoni al Vocabolario", 140, 144, 145-146 nominato censore della Generale Adunanza del 1705, 148, 150, 151, 153 legge una sua traduzione, 155 sue traduzioni di Teocrito, 157 censore, 160 - - II 3 legge un suo "Discorso sopra la Lingua Toscana", 4 recita un sonetto, 5 idem, 7 elogio del Chiaro defunto, 8 commenta un sonetto del Petrarca, 9 recita un suo sonetto, 14 legge una sua traduzione di Teocrito, 15, 17, 21 sua lezione, 22 idem, 25 sua traduzione di Plotino, 26 commenta un sonetto del Petrarca, 29, 30 legge una sua traduzione della "Poetica" d'Orazio, 31 discorre su due versi del "Purgatorio" di Dante, 35 legge un sonetto, 37, 38 sue osservazioni su una canzone del Petrarca, 39 idem, 42, 43, 44 sua lezione sull'"ipocrisia", 49 continua le sue osservazioni su una canzone del Petrarca, 50 idem, 51 legge un suo "Ragionamento" sopra dei versi di Dante, 52, 53 censore, 55 fa l'orazione per Benedetto Averani, 59 sua lezione in lode della "Lingua Toscana", 60, 61 discorre sulla "curiosità", 62 idem, 63 sue osservazioni sopra un sonetto del Petrarca, 67 sua lezione sul primo canto del "Paradiso", 68 sua lezione "sopra l'utilità di ascoltare", 69 tesse le lodi della "Lingua Fiorentina, e del Sonetto", 72 ancora sul primo canto del "Paradiso", 73 legge una cicalata allo stravizzo del 20 settembre 1711, 77, 78, 79 legge una sua traduzione del primo libro dell'"Iliade", 80 Vocabolario: eletto deputato [12 marzo 1712], 81, 82, 83, 86, 87, 92 esorta con una sua lezione "gli Accademici alla nuova edizione del Vocabolario", 93 censore, 97 recita un sonetto, 99, 102, 107, 108 sue osservazioni sulle traduzioni dalle lingue straniere, 109, 115 sua lezione sul Vocabolario, 116, 117 consigliere, 122, 123, 124, 126, 127, 134, 135 legge "sopra varie Etimologie di voci Toscane", 136 sue osservazioni "sopra la Lingua Toscana", 143, 144, 145, 146 nominato censore, 147, 149, 152 legge sull'importanza dello studio "intorno all'Etimologia", 156, 157, 159, 160 recita un sonetto, 162 suo ragionamento "sull'Ortografia Toscana", 164 idem, 166 sua lezione sopra Quintiliano, 168 legge la sua premessa alla "sua Traduzione d'Omero", 169 ancora sulle etimologie, 171, 172 sulla sua traduzione d'Omero, 174 lezione sull'ortografia, 177 legge un "Epigramma Greco ritrovato", 180 sue osservazioni sopra un sonetto del Petrarca, 181 idem, 182 sopra un "Tetrastico Greco", 184 su Petrarca, 186 sue considerazioni "intorno al Vocabolario e all'Etimologia di varie Voci Toscane", 194, 195 ragionamento sull'"Etimologia di alcune voci di nostra Lingua", 199 idem, 202
Bibliografia: Parodi 1983a , p. 126

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