Delle osservationi della lingua italiana

1657

 

Autore

Mambelli, Marco Antonio (Cinonio)

Titolo

Delle osservationi della lingua italiana

Stampe

Prima edizione:  

1644: Delle osservationi della lingua italiana. Ferrara, Giuseppe Gironi [seconda parte]

1685: Delle osservazioni della lingua italiana. Parte prima. In Forlì, per Gioseffo Selva.

Biblioteca dell’Accademia della Crusca - Firenze

Biblioteca Nazionale Centrale - Firenze

Edizioni e ristampe:

1657: Delle osservationi della lingua italiana. In Ferrara, per Alfonso e Gio. Battista Maresti.

Biblioteca dell’Accademia della Crusca - Firenze

Edizioni  esaminate

1657: in Ferrara, per Alfonso e Gio. Battista Maresti.

1685: parte prima. In Forlì, per Gioseffo Selva.

Sommario e contenuto dell’opera

SOMMARIO

Prima parte (presente solo dall’ediz. 1685):

Illustrissimi signori accademici [dedicatoria agli Accademici Filergiti da parte di Giacomo Giandemaria l’Ignoto tra Filergiti: ‘Eccovi quell’ammirabile Trattato de’ Verbi, che primogenito di quello così applaudito delle Particelle: esce nondimeno postumo alla luce; ma per non perdere mai più lo splendore dei suoi pregi’] (pp. 5-10);

Editae in Lucem Per illustrissimu, ac Reverendissimu Dmn Iacobum Zandemariam Asculi Praesidem Novae Verborum Syntaxi Gratulabunda enarratio di Gaddus de Gaddis Academiae Philergitarum à Secretis, de ordine eiusdem Academiae (pp. 11-14);

 Trattato del verbo del Cinonio [Esamina la morfologia e l’uso dei verbi, con osservazioni sintattiche sulla reggenza verbale] (pp. 15-595, capp. I-LXXXI);

Tavola de’ capitoli del Trattato de’ verbi (pp. 597-611);

A’ leggitori [postfazione] (pp. 613-17);

Giunta delle annotazioni del sig. cavaliere Alessandro Baldraccani al Trattato De’ Verbi, O sia alla prima Parte delle Osservazioni della Lingua Italiana del Cinonio, Accademico Filergita (pp. 619-713);

All’Illustrissimo e Reverendissimo Monsig. Giacomo Giandemaria, Sonetto Del Conte Fabrizio Antonio Monsignani Accademico Filergita (p. 715);

 

Sonetto del Dottor Ottaviano Petrignani il Neghittoso Accademico Filergita (p. 717).

Seconda parte (nell’ed. 1657 come nell’ed. 1685; il numero delle pagine si riferisce all’ed. 1657):

Molt’illustre et eccellentiss. Signore [dedicatoria a Gracio Contri da parte degli stampatori Alfonso e Gio. Battista Maresti] (cc. a2r-a4v);

Al lettore [prefazione nella quale si spiega perché la seconda parte dell’opera è stata pubblicata prima della prima parte] (cc. nn.);

Delle osservationi della lingua italiana [distinto nei seguenti capitoli ordinati alfabeticamente]:

A; Al, all’ etc.; Accio che; A costo; A dietro; A Dio; A dosso; Adunque; A fronte; A guisa; Ahi, ahime; A lato; Alcuno; Almeno; Alquanto; Altramente etc.; Altresì; Altretale; Altretanto; Altri, Altro etc.; Altronde, altrove; Altrui; Ambo; Ancora; Ancora che; Anzi; A pena; A petto; A piè; Appo, Appresso; A pruova; A punto; Assai; A torno; Avanti; Avvenga che;

Bene; Benche; Breve; Buono;

Ce; Certo; Che; Chente; Chi; Chiunque; Ci; Ciascuno etc.; Ciò; Circa; Colà; Colui; Colei; Coloro; Come; Come che; Con; Conciosiacosa che etc.; Contra etc.; Così; Costì etc.; Costui; Costei; Costoro; Cotale; Cotanto; Cotesto; Cui;

Da; Dal, dallo etc.; Dapoi; Dapoi che etc.; Da presso; Dattorno; Davanti; Deh; Dentro; Desso; Di; Del, Dell’ etc.; Dianzi; Di che; Di contra; Di costa; Dietro; Di fuori; Di lungi etc.; Dinanzi, di quà, di là; Di quì; Di sopra; Di sotto; Di sù, di giù; Di subito, di presente etc.; Donde; Dopo; Dove etc.; Due;

E; E’, Egli etc.; Eccetto; Ecco; Eh, ehi; Entro; Esso, essa etc.; Etiandio;

Fatto etc.; Fino o Sino etc.; Forse; Forte; Fra o Tra etc.; Fuori etc.;

Già; Giù; Giusto e Giusta; Gli articolo; Gli pronome; Gliele; Guari;

Hora etc.; Horamai etc.;

I articolo; Il articolo; II pronome; Imperciò etc.; In; Incontro etc.; Indi; Indietro; Infino o infino; Infino a tanto che etc.; Infra o intra, innanzi etc.; In quà, in là; In quello, in questo etc.; Insieme; In sù, in giù; In tanto, in quanto; Intorno; In verso etc.; Io; Lui;

La articolo; La pronome; Là; Là dove; La giù, la sù etc.; La onde; Le articolo; Le pronome; Lei; Li articolo; Li pronome; Lì; Lo articolo; Lo pronome; Loro; Lui; Lungi etc.; Lungo etc.;

Ma; Mai; Male; Me; Meco; Medesimo etc.; Meglio; Meno; Mentre etc.; Mercè; Mezo; Mi; Mio etc.; Molto;

Ne; Nè; Nel, nello etc.; Nessuno etc.; Niente; Noi; Non; Non che; Nondimeno etc.; Non sò etc.; Nostro etc.; Nulla etc.;

O, Ohi etc.; Ogni; Oltre etc.; Onde etc.; Ove etc.;

Parte; Per; Perche; Perciò etc.; Percioche etc.; Più; Poco; Poi etc.; Poiche etc.; Presso; Prima etc.; Punto; Pure;

Quà etc.; Quale etc.; Qualunque; Quando etc.; Quanto etc.; Quantunque; Quasi; Quegli etc.; Questi etc.; Quì; Quinci; Quindi; Quivi;

Rado o raro; Rimpetto etc.;

Salvo; Se; Seco; Secondo; Sempre; Se non etc.; Senza; Si; Solo; Sopra e sotto; Stesso etc.; Sù; Suo etc.;

Tale; Tanto; Tardi; Te; Teco; Tempo; Ti; Tosto; Troppo; Tu; Tuo, Tua etc.; Tuttavia etc.; Tutto etc.;

Ve; Verso etc.; Veruno; Vi; Via; Vicino; Uno, Una etc.; Unqua, Unque etc.; Voi; Vostro etc. [Esamina in ordine alfabetico l’uso di articoli, pronomi, preposizioni, avverbi, congiunzioni, interiezioni] (pp. 1-812, capp. I- CCLVIII);

Errori occorsi nello stampare; Del signor Giuliano Bezzi in lode dell’autore;

Il volume posseduto dalla Biblioteca dell’Accademia della Crusca si chiude con Note manoscritte contenenti anche una Tavola de’ capitoli contenuti nell’opera.

 

Apporto generale dell’opera

Obiettivo dell’autore e tipo di grammatica: L’autore intende dare una guida ‘all’uso dello scrivere correttamente, e regolatamente parlare nella nostra lingua’, e si basa sull’esempio degli autori del Trecento. Non si tratta di una grammatica sistematica, anche se i due tomi sono dedicati rispettivamente alle ‘particelle’ e al ‘verbo’, ma la trattazione delle singole questioni è precisa e la terminologia coerente.

 

Interessi specifici:

 

-          Innovazioni terminologiche: Non si rilevano. La terminologia è tradizionale, di derivazione latina. Da Bembo e Castelvetro riprende le espressioni ‘voci del meno’ e ‘voci del più’ per il singolare e il plurale.

 

-          Corpus di esempi: Sono letterari, tratti da Dante, Petrarca e Boccaccio. Viene indicato graficamente se l’esempio citato è tratto da un testo in prosa o in poesia.

 

Interesse generale:

 

-          Influenza subita: L’autore non accenna ad alcun modello. Il tipo di approccio descrittivo che emerge dalla scelta e dalla descrizione degli argomenti, e l’abbondanza di esempi letterari, permettono di ricondurre l’impianto e le finalità dell’opera a quel filone ‘didattico’ che si fa strada a partire dal Seicento.

 

-          Influenza esercitata: Corticelli dichiara di averlo considerato fra gli autori presi a modello. L’opera del Cinonio, ripubblicata nel Settecento da Anton Maria Salvini, che vi aggiunse esempi di autori del Cinquecento, ebbe grande diffusione e fu ampiamente utilizzata per il ricco contenuto e l’analiticità delle osservazioni, la cui consultazione era resa più facile dall’ordine alfabetico, che comunque - come si osserva anche dal sommario sopra elencato - comporta l'accostamento di parole appartenenti a categorie grammaticali diverse. Notevole spazio è dedicato alla grammatica del verbo ('Tratto del verbo', pp. 15-595).

 

Nota bibliografica

Trabalza 1908: 323; Migliorini 1978: 458; Vitale 1984: 191, 310; Poggi Salani 1988: 799; Marazzini 1993: 89; Camugli-Gallardo 1998.